Antonio Celano

C: Confessione

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Eccolo Nettuno. Perché c’è un momento dove si raggiunge, in quel silenzio e in quel freddo estremi, il confine di noi stessi, la verità ultima di ciò che si era stati senza volerlo sapere con chiarezza, e comunque ciò che si è. E spesso i consuntivi non sono così brillanti, così lodevoli. Si potrebbe scoprire, per esempio, che si è vissuto, per anni, di stupide piccole gratificazioni, di legami intercambiabili purché funzionali ai propri egoismi, di fantasie. Di finzioni, solo perché la solitudine ti accartoccia e tu proprio non sai fare che come un animale mentecatto.

Eppure, eccolo là Nettuno. Il confine. Dove tornare significa restare e dove andare oltre significa solitudine. Forse un giorno incontrare un solo legame che sia vero, oltre ogni finzione. Il problema è riconoscerlo. Ma, appunto, si può solo se si è sofferto sufficientemente tutto il ghiaccio che è possibile sopportare.

 

Written by antoniocelano

ottobre 15, 2020 a 7:29 PM

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